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Questo prodotto non è più autorizzato in agricoltura biologica. AZADIRACTINA
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Azadiractina estratta da Azadiractha indica (albero del Neem) |
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Principio attivo: Nome comune : Azadiractina Nome chimico (C.A.) : dimethyl[2aR-[2aalfa, 3beta, 4b(1aR*,2S*,3aS*,6aS*,7S*,7aS*),4abeta,5alfa,7aS*,-8beta(E),10beta,10aalfa,10bb]]- 10-(acetyloxy) octahydro-3, 5-dihydroxy-4-methyl-8-[(2-methyl-1- oxo-2-butenyl)oxy]-4-(3a,6a,7,7a-tetrahydro-6a-hydroxy-7a-methyl-2, 7-methanofuro[2,3-b]oxireno[e]oxepin-1a-(2H)-yl)-1H,7H-naphtho[1,8-bc:4,4a-c’]difuran-5,10a(8H)-dicarboxylate.
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Notizie generali: l’azadiractina è una sostanza estratta dai semi del Neem (Azadiractha indica), specie arborea appartenente alla famiglia delle Meliacee, originaria del Subcontinente indiano, ma attualmente diffusa anche nelle zone tropicali e subtropicali dell’Africa, dell’America e dell’Australia. La caratteristica fondamentale di questa meliacea è la presenza, in diverse parti della pianta (foglie, semi, frutti, legno e corteccia), di numerosi principi attivi di interesse fitoiatrico appartenenti alla classe dei limonoidi. Delle oltre cento sostanze presenti, quelle più attive dal punto di vista biologico sono i limonoidi triterpenoidi. Il limonoide tetranotriterpenoide, comunemente indicato come azadiractina, risulta essere il componente più attivo. Anche se queste molecole organiche sono state isolate da tutte le parti della pianta, quelle dotate di attività contro gli insetti, risultano essere concentrate nei semi e nell’olio ottenuto dalla loro spremitura. In genere, il contenuto di azadiractina nei semi è estremamente variabile (0,1-1%) e dipende principalmente dalla zona di provenienza del materiale oltre che dall’andamento stagionale.
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Meccanismo d'azione: agisce principalmente come regolatore di crescita (azione juvenizzante) alterando lo sviluppo degli insetti negli stadi pre-immaginali, in quanto inibisce la formazione e il rilascio dell’ecdisone, principale ormone coinvolto nel controllo della muta. L’interferenza, a livello ormonale, è solitamente correlata con alterazioni morfogenetiche e può portare alla formazione delle cosiddette “larve permanenti”, cioè di larve incapaci di compiere la muta a causa della distruzione della cuticola. Possiede, inoltre, attività fago-repellente (antifeedant) con riduzione della fecondità degli adulti e della fertilità delle uova.
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Spettro d'attività: è piuttosto ampio e comprende ortotteri, omotteri, afidi, cicadellidi, imenotteri, eterotteri, tisanotteri, aleurodidi, lepidotteri, ditteri agromizidi e sciaridi, coleotteri ed altri. Il prodotto possiede un effetto collaterale sugli acari. Gli estratti esplicano anche attività nematocida e fungicida.
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Registrazione: in Italia, attualmente, il prodotto risulta registrato.
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Intervallo di sicurezza: 3 giorni.
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Settore d'impiego: è utilizzabile sulle colture per le quali è stata richiesta la registrazione. Ortaggi a foglia: lattuga, scarola, indivia, spinaci, bietola da foglia e da costa, prezzemolo, basilico. Ortaggi a frutto: pomodoro, peperone, melanzana, cetriolo, zucchina, melone, cocomero. Ortaggi a bulbo: cipolla, porro, sedano, finocchio, carota, cavoli (cavolfiore, cavolo cappuccio, cavolo verza), fagiolino. Alberi da frutto: Actinidia, kaki, agrumi (arancio, limone, pompelmo, mandarino), albicocco, pesco, nettarine, susino, mandorlo, ciliegio (trattamento in pre-fioritura), fragola, melo, pero, olivo, vite. Altri impieghi: barbabietola da zucchero, cotone, patata, tabacco. Floreali e ornamentali. Funghi coltivati. Derrate immagazzinate. Piante madri per la produzione di sementi e su piante genitrici per la produzione di altro materiale vegetativo di riproduzione
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Tossicità e selettività: la tossicità nei confronti dei vertebrati appare trascurabile (DL50 acuta orale su ratto >5.000 mg/kg). Nonostante l’ampio spettro d'azione, l’attività, prevalentemente per ingestione, salvaguarda la maggior parte dell’entomofauna utile. Classe Tossicologica: Xi (irritante), Nc (non classificato). La persistenza nel suolo è molto limitata (3-6 giorni).
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Compatibilità: compatibile con piretrine, Bacillus thuringiensis, saponi e virus. E' consigliabile distanziare i trattamenti con funghi entomopatogeni o con i lanci di ausiliari. Seguire le indicazioni riportate in etichetta (dove disponibili). Non miscelare con polisolfuri.
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Utilizzazione in agricoltura biologica: insetticida. Necessità riconosciuta dall’organismo di controllo o dall’autorità di controllo.
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Formulati
Commerciali: |
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